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MARTINO NICOLETTI, LO SCIAMANO E LA FANCIULLA DELLA FORESTA

 

 

Nelle lunghe notti himalayane un’inquietante creatura della foresta discende nei villaggi per rapire dei bimbi da lei prescelti e trasformarli in sciamani: è Laladum, la fanciulla “dai lunghi capelli e i piedi rovesciati”, capace di infondere negli uomini il potere della chiaroveggenza e quello di curare le malattie.

Da questo singolare incontro, l’avvio di un appassionante viaggio alla scoperta dello sciamanesimo della tribù nepalese dei Kulunge: la potenza dei sogni iniziatici e delle malattie sovrannaturali che permettono ai giovani neofiti di entrare in comunicazione con gli spiriti; il “viaggio estatico” attraverso le diverse regioni del cosmo; la geografia sacra del mondo selvatico e le invisibili “sorgenti di prosperità”; la “possessione spiritica” e il suo insidioso potere di follia; il ruolo dello sciamano come profeta ispirato e “artista totale”; l’uso della musica, del ritmo, del canto e della danza nell’induzione della transe; il corpo come “tempio vivente” per la manifestazione divina nell’uomo.

Una ricchissima selezione d’immagini fotografiche e di disegni realizzati dagli stessi sciamani completa questa straordinaria opera, indispensabile per chiunque voglia avvicinare l’affascinante mondo dello sciamanesimo asiatico.

Martino Nicoletti, Lo sciamano e la fanciulla della foresta: vocazione mistica, estasi e viaggio magico nello sciamanesimo dell’Himalaya, Bologna, OM Edizioni, 2021